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LA SCUOLA ? ABOLIAMOLA !

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LA SCUOLA ? ABOLIAMOLA !
Ridotta come è oggi,la scuola italiana,cosa “produce” ? Tutti i giorni,possiamo vedere o per conoscenza diretta o attraverso i media e i social, che dalla scuola di oggi,escono solo Ignoranti,Maleducati,Irresponsabili,Ragazzi senza valori, impreparati ad affrontare qualsiasi ostacolo che la vita presenti.Nichilisti,intolleranti,insofferenti a qualsiasi regola o disciplina,immaturi.Molto spesso anche ubriaconi e drogati,illusi,bulli,violenti,razzisti e anche delinquenti.
Si,delinquenti. Ladri abituali di cellulari,orologi,catenine.Autori di ruberie varie, in casa di compagni,nelle scuole,per strada( una volta andava molto rubare i Moncler,giubbotti alla moda e costosi)
Estorsori,cioè fare pagare il pizzo per posteggiare il motorino,per lasciare in pace uno che sta con una ragazza,non fare la spia,ricattare per un peccatuccio.
Protettori; procurano clienti alle compagne che vogliono solo capi firmati.
Picchiatori in bande, armate di randelli e benzina,contro i barboni extracomunitari ,per puro razzismo o per divertimento.
Ovviamente,tutte queste gesta “edificanti”,vengono catalogate come “ragazzate” da molti genitori sessantottini,psicologi di punta,pedagogisti avanzati e anime belle!
Uno squallore! Un deserto umano! Certamente sarebbe meglio abolirla;almeno si risparmierebbero tantissimi soldi.
Ma perché dall’antica scuola italiana,severa, discriminante certo per il censo ma anche per il merito, a volte troppo autoritaria ,faticosa,a volte troppo dura e ingiusta,ma che forniva all’Italia una classe dirigente colta e di qualità,una classe media onesta e capace , dei lavoratori , tecnici e maestranze ,apprezzate in tutto il mondo ,oggi non è rimasto più niente?
Tutto è cominciato negli anni 60 e precisamente con il movimento studentesco e giovanile del ’68.Questa rivolta che si caratterizzò anche per l’opposizione ad ogni forma di autorità,( a Parigi gli studenti in una solenne assemblea, dichiararono la “morte del padre”,cioè dell’autorità) è stata l’onda portante, che ha fatto conoscere al mondo le teorie del dottor Spock.
Il dottor Benjamin Spock,(1903 – 1998) era un pediatra statunitense, che già nel 1947 aveva pubblicato un libro su come allevare i figli.Un libro con molti consigli , indicazioni,notizie pratiche,che ebbe successo tra le mamme americane.Ma con i consigli pratici,lanciò anche la teoria della “no frustration education”, cioè l’educazione senza frustrazioni.Praticamente ai figli non bisognava proibire niente;niente richiami,punizioni,regole da rispettare.Non bisognava dare loro frustrazioni di nessun genere,ne piccole ne grandi,altrimenti la loro psiche ne avrebbe risentito negativamente!Si dovevano crescere ed educare i figli,solo col dialogo,cioè solo con le chiacchiere.
Siccome i professionisti americani sono persone molto serie,Benjamin Spock seguì le famiglie che accettavano ed applicavano le sue teorie educative.Dopo più di vent’anni,i figli ormai cresciuti, constatò che le sue teorie erano un fallimento,ed abiurò. Quanti italiani seguirebbero il suo esempio di coerenza ed onestà professionale?
I giovani cresciuti con la “no frustation education”, erano insicuri,isterici,insofferenti,incapaci di affrontare gli ostacoli e via dicendo.
Si racconta di una frase,fra le tante da lui pronunciate,nella quale diceva che non avrebbe più cenato in casa di una famiglia che nell’educazione dei figli,adottava le sue teorie.
Qui in Italia,sempre più realisti del re,la cosa migliore che dissero riguardo a questa sconfessione, di Spock,fu che con la vecchiaia, si era rimbambito. Ed in Italia si continuò con la “no frustration education”. E’ stato lassismo puro.Molto più facile da applicare!
E qui veniamo alla scuola italiana.
Psicologi,pedagogisti italiani,abbracciarono con fervore le teorie di B.Spock e cominciarono a riformare la nostra scuola, rovinandola.Passavano gli anni ed i risultati erano sempre più deludenti.Questo fatto,invece di farli riflettere sulle loro teorie,li spingeva a rafforzarle e a dare la responsabilità del mancato raggiungimento degli obiettivi , ai professori, che facevano resistenza all’applicazioni pratica di tali teorie.
Così di riformetta in riformetta,perché ogni nuovo ministro della P.I. doveva introdurre qualcosa di nuovo,per far vedere che si dava da fare,siamo arrivati ai giorni nostri,dove la scuola non insegna e non educa più niente,per legge.
Si è arrivati a non poter far più osservare nessuna regola.Non possono essere fatte rispettare, perché non si possono punire chi le infrange.Bisogna fare solo chiacchiere e a volte neanche queste,perché secondo i grandi pensatori e riformatori del genere umano,il rimprovero può influire sulla psiche dell’alunno e non sia mai che il cruccio,la frustrazione subita, lo faccia riflettere e ravvedere!
Oggi,rimproverare un alunno,può essere molto pericoloso! Si rischiano botte da orbi dai genitori e coltellate dagli alunni.Quando ci scapperà il morto?
Come si fa a pretendere che, a 18 anni,la maggiore età,il ragazzo diventato cittadino a tutti gli effetti,possa osservare tutte le infinite leggi che regolano la nostra vita sociale, se non si è fatto niente fino allora, per fargli osservare le poche regole scolastiche? Quando una persona è cresciuta senza dover osservare leggi o regole,senza dover rispettare nulla, ma facendo solo quello che gli piace,gli va di fare,non può poi diventare una persona rispettosa delle regole,delle leggi,dei regolamenti e dei diritti degli altri!
Di fronte a questo continuo degrado della scuola,sempre tutti zitti!Chi avanzava critiche,accuse a questo sistema educativo,reclamando l’introduzione del merito e della disciplina,veniva bollato come reazionario,nostalgico o con l’infame marchio di fascista!
I fatti del Liceo Virgilio di Roma ,su tutti i media di questi giorni,non sono fatti isolati,ma l’emblema dell’attuale scuola italiana. Per fortuna,questa volta i media,non hanno sfacciatamente parteggiato per gli alunni, condannando severamente i professori,i presidi e l’istituzione scuola,come hanno sempre fatto, negli ultimi decenni. Finalmente hanno aperto gli occhi e cercato di fare informazione,magari dal punto di vista del cittadino medio! Sul trattamento dei media riguardo a prof,presidi e istituzione scolastica,bisognerebbe fare delle analisi più ampie e profonde. Soprattutto dei gran mea culpa,da parte di molta informazione,perché hanno tollerato e molto favorito il degrado della scuola.
Cosa fare? Da dove ripartire?
Bisognerebbe fare una riforma veramente radicale,che smonti l’apparato burocratico ed elefantiaco della scuola pubblica.Una scuola che sia pubblica per i finanziamenti,le direttive,i controlli,ma che funzioni con principi,modelli privatistici,liberali.
Ma la mentalità italiana è ancora dominata dalla cultura catto-comunista,meritevole della ricostruzione dell’italia dopo la disastrosa guerra,ma poi responsabile dell’immobilismo e dell’attuale degrado dell’intera società.
In attesa che il catto-comunismo esaurisca la sua influenza, si potrebbe cominciare con due cose.
Primo: La DISCIPLINA! Questo concetto,messo fuori moda ,ritenuto obsoleto, denigrato,oggetto di scherno,ironia,associato al concetto di autoritarismo e fascismo,deve essere rivalutato,spiegato nella sua interezza,valore,necessarietà per il successo personale nel privato e nel sociale. Per vivere bene,c’è bisogno di regole che tutti devono rispettare. E chi trasgredisce le regole? Deve essere sanzionato,ma con i fatti,non con le prediche,i rimproveri o i famosissimi “tre pater ave gloria”!
Nella scuola di oggi,praticamente è proibito sanzionare veramente qualcuno.La punizione massima,sarebbe poi,la sospensione dalle lezioni.Una volta poteva far effetto,perché era anche considerata una vergogna!Oggi non c’è più traccia di tutto questo!Bisognerebbe introdurre sanzioni più variegate,più propositive,più incisive,più utili anche socialmente .
La condotta, dovrebbe essere valutata con un giudizio sulla maturità sociale dell’alunno e se alla fine risulta negativo,il ragazzo non va assolutamente promosso.I giovani devono imparare per prima cosa, ad essere buoni cittadini se si vuole avere una società migliore.
Secondo: IL MERITO.Basta con le promozioni di massa,come avviene oggi.Questa è la continuazione della follia, del sei politico di sessantottesca memoria.Senza lavorare seriamente,senza faticare,senza la forza di volontà di superare gli ostacoli,non si va da nessuna parte.A questo mondo,nulla che abbia un minimo valore,lo si ottiene senza impegno,senza fatica,senza lavoro. Niente è gratis!Quindi la scuola deve essere impegno,lavoro,fatica,altrimenti vuol dire che non ti ha istruito,formato,educato.
E poi ci sono i genitori! Si,bisognerebbe educare anche i genitori,perché non sanno quello che fanno.Credono che facendo i “sindacalisti” dei i loro figli,facciano il loro bene .E’ una visione della scuola come “autorità” da combattere per ottenere la piena libertà ed indipendenza.
Bisogna ricordare ai fautori del “lassismo educativo”,in gran maggioranza appartenenti all’area partitica-culturale delle varie gradazioni della sinistra italiana,che è proprio questo tipo di (mala)educazione che porta e porterà ancora di più verso una forma moderna di oligarchia,di modernio “fascismo”.Perchè da questo sfascio educativo, i più forti economicamente, si salveranno ,studiando nel privato serio e all’estero.Avremo quindi una ristretta classe dirigente, profesionalmente preparata, che imporrà i suoi voleri su un popolo sempre più ignorante, anche se sempre connesso, incapace di ragionare correttamente,vulnerabilissimo.
Ancora una volta,nella storia italiana,la sinistra, ormai solo chiacchierona,autoreferente e spocchiosa, sta spianando la strada alla destra.
E’ l’Italia,bellezza!
GOD SAVE ITALY ( Dio salvi l’Italia)
Roma – Gennaio 2018
Gian Luigi Bellini

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