ENEA
Enea è il nome del neonato,lasciato,non abbandonato,dalla madre,nella Culla della Vita dell’ospedale Mangiagalli di Milano.
Un’occasione imperdibile,per l’italico popolo,per fare polemiche,per lo più inutili!
Di bambini abbandonati nei cassonetti,per strada,nelle scatole da scarpe ed altri posti poco adatti alla sopravvivenza,ne abbiamo a migliaia ( tremila circa) ogni anno.E non succede niente,solo qualche famiglia, si fa avanti per l’adozione.
Questa volta invece,si sono scatenati gli appelli alla madre a ripensarci,ad andare a riprenderselo,a spiegare alla donna anonima,cosa è meglio per lei e per il bambino.
Questa donna, ha fatto una scelta forte, dolorosa e questa scelta va rispettata. Che ne sappiamo noi dei motivi,della sua situazione,non solo economica,come pensa la maggior parte della gente.Come facciamo noi a sapere ,che il bambino vivrà meglio con la madre naturale che con quella adottiva. Quante volte ,abbiamo visto ambienti famigliari nel massimo degrado,commuovendoci per i bambini, che devono vivere in quell’ambiente .
La madre ha scelto la vita,non ha abortito e non l’ha abbandonata,ma lasciata alle cure delle istituzioni!
Quando si discuteva,per la legge sull’aborto,gli antiabortisti,”supplicavano” le madri a non abortire,a far nascere il bimbo e poi lasciarlo in adozione.
Questo ha fatto quella madre;una scelta di civiltà.
Tutti quelli che fanno appelli,promettono di aiutarla.Si ma per quanto tempo? Per vent’anni,il necessario per farlo crescere e maturare?Non credo!
Delle polemiche sulla madre “vera” e quella “adottiva” che non genera,taccio per amor di patria!
Quindi finiamola,lasciamola in pace e che scenda subito l’oblio su questa “strana”, vicenda!
GL BELLINI 12 Aprile 2023
